L’insicurezza e le bufale generano mostri
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Il 29 agosto 2020, a Berlino, si sono radunate circa 18.000 persone che negavano l’esistenza del Covid19 o contestavano le decisioni prese per contenerlo. Si sono visti complottisti di ogni sorta, sciachimisti, seguaci di QAnon, oltre a no vax, vegani, omeopati ed estremisti di destra che, sventolando bandiere del Reich, hanno tentato di prendere d’assalto il Reichstag, sede del parlamento tedesco.
Una settimana dopo, il 5 settembre, è toccato a Roma. Millecinquecento persone si sono trovate in piazza Bocca della Verità negando l’esistenza del Covid19, ostentando l’assenza di mascherine e gridando contro la “dittatura sanitaria” che sarebbe stata imposta dal governo. Ancora si sono visti no vax, nemici del 5G e i rappresentanti di Forza Nuova, organizzatori dell’evento, hanno parlato dal palco indicando in Trump e Putin gli amici dell’umanità e inveendo contro gli abituali obiettivi dei complottisti: il Nuovo Ordine Mondiale, Bill Gates, Hillary Clinton, Obama, Soros…
Certamente c’erano anche persone confuse o spaventate, che non avevano ben chiari i termini del problema. Ma nel caso dei più convinti, che cosa porta una persona a negare la verità? Ed è giusto chiamare queste persone “negazionisti”?
«La caratteristica della menzogna è quella di presentarsi come verità… Quando un racconto fittizio è ben congegnato, non contiene in sé i mezzi per essere demolito in quanto tale» scrive lo storico francese Pierre Vidal-Naquet. Egli si riferisce al revisionismo sulla Shoah, ma il suo discorso in effetti vale per qualunque forma di “negazione”.
Chi nega lo sbarco sulla Luna, l’evoluzione, il riscaldamento globale, l’Olocausto e oggi il Covid19 e persino la vittoria alle elezioni americane di Joe Biden, talvolta vive in un mondo chiuso, dove la conclusione arriva prima dei fatti, e si illude a livelli diversi di essere un pensatore indipendente, un paladino della verità, senza mai accorgersi di avere abbracciato una fede che può resistere solo se non si incontrano mai i fatti o, se si incontrano, chiudendo gli occhi di fronte a essi.
È evidente che ci troviamo di fronte a persone che hanno deciso di considerare i fatti e le evidenze scientifiche un optional. Persone per le quali è più importante quello che si crede rispetto a quello che i fatti dimostrano. Ma…