Che cosa succede quando veniamo smentiti?
Capire perché è spesso tanto difficile accettare di avere torto può aiutarci a comprendere come mai certe persone non smettono di credere a bufale e teorie del complotto.
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Per tutto il 2020, anno davvero notevole in fatto di bufale (tra quelle sul coronavirus e le presidenziali americane), il mio libro Il mondo sottosopra, dedicato a capire come nascono e perché crediamo a bufale e complottismi, è stato continuamente citato e preso spesso come riferimento in tanti ambiti.
Tra le lezioni che cerco di condividere nel libro, oltre che nel mio Corso di psicologia dell’insolito, c’è quella che riguarda ciò che accade nella mente di chi crede a qualcosa e poi viene sonoramente smentito.
In questi giorni, ne stiamo vedendo un’applicazione da manuale. I complottisti di QAnon, come si ricorderà, sostenevano che Trump avrebbe vinto le elezioni americane e sconfitto la “cabala di satanisti” che governerebbe il mondo di nascosto: era tutto scritto, tutto previsto, non potevano sbagliarsi…
Anche durante il tremendo attacco al Campidoglio da parte degli estremisti fan di Trump si sono visti diversi seguaci di QAnon, convinti che quello fosse il giorno del giudizio: il Grande Risveglio, come lo chiamano loro.
Ebbene, quella pagina di violenza e attacco alla democrazia ha portato solamente a numerosi arresti tra gli assalitori, non ha interrotto la conferma di Biden a presidente e nei giorni scorsi abbiamo assistito all’addio sottotono di Trump alla Casa Bianca e all’arrivo di Biden.
Non potrebbe esserci smentita più sonora di questa, giusto?
Invece, tranne qualche occasionale seguace che si è reso conto di avere buttato anni a credere a una bufala, la maggior parte è rimasta ferma nella propria convinzione. C’è chi sostiene che tutto faccia ancora parte del piano, che in realtà la nomina di Biden sia stata una messinscena per non allarmare il paese, ma Trump è sempre il presidente e a marzo ci sarà la “vera” inaugurazione.
C’è chi arriva a sostenere che la Casa Bianca che abbiamo visto in TV è diversa da quella di Trump perché si tratta di un set cinematografico, allestito dentro…